Stile & metodo

Pensieri che si fanno materia, aperture che concedono il dialogo

Cercate di immedesimarvi nella sua scultura, osservatela attentamente ogni giorno, continuando la vostra strada. Capirete e riceverete un messaggio

Per comprendere le opere di Boutros Romhein, e ciò che vuole suggerirvi, bisogna tenere in mente che tutto può essere messo in discussione, perché nelle sue opere non c`è solo un aspetto della vita, ma una molteplicità. A ciascuno la sua scelta.
Quando si parla della scultura di Boutros Romhein, si è in presenza della persona dell’autore attraverso le sue opere. Perciò se gli domandate il titolo di una delle sue opere, vi risponde che è un autoritratto. 

Ecco che l’umiltà dell’autore viene messo in evidenza. Boutros, attraverso le sue opere, non dà delle lezioni, ma dei suggerimenti. Egli presenta la parte più intima di se stesso ed  esprime tutto ciò attraverso delle forme. Nelle sue sculture si nascondono i riflessi della sua vita, passata e presente.

La maggior parte delle sculture di Boutros sono in marmo bianco. Il movimento non indica uno spostamento ma una forza, che lascia sempre l’impressione di portarsi dietro qualcosa che può essere la famiglia ma anche un’emozione. Potremmo cosi osservare dei visi, a volte pronunciati ma a volte da scoprire.
Un altro aspetto è la trasparenza del vetro, trasparenza che crea aperture, degli inviti ad inserirsi nell’ambiente, una incitazione all’interazione tra il luogo di collocamento dell’opera e il suo ambiente. Il vetro, meno presente nelle recenti opere di Boutros Romhein, lascia spazio a delle aperture realizzate direttamente nella materia. Questi spazi, essenziali per lui, sono fonti di dialogo, di scambio. È qui che va realizzandosi la magia comunicativa nell’opera.

Boutros è un uomo cosciente. Non è solamente il creatore della sua arte, ma crea anche la sua vita. Egli è ricettivo a tutto quello che succede nel mondo, è fortemente sensibile alle cause umane e specialmente a quelle dei bambini. Ogni essere umano deve essere protetto e Boutros ha preso seriamente questo impegno. Dal marmo egli fa nascere degli angeli, “i suoi angeli”. Osservandoli, si noterà una forza fortemente presente nella parte superiore (il petto), un po’ come una corazza, che in realtà non ha niente a che fare con la violenza ma di un’arma dell’amore. Le ali sono di grande dimensione, mettendo così in evidenza la certezza di una protezione reale. In conclusione, Boutros ci suggerisce un messaggio, un appello alla pace, se non ancora realizzata, tanto sperata e desiderata.

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